“Sticky floors” o “glass ceilings”? Il ruolo del capitale umano, la flessibilità dell’orario di lavoro e della discriminazione nel divario salariale di genere
Da un working paper del Dipartimento di Economia dell’OECD, scritto da Gabriele Ciminelli, Cyrille Schwellnus e Balazs Stadler, emerge che nonostante i cambiamenti nelle norme e nelle politiche sociali, in 25 Paesi europei rimane, in media, un divario di circa il 15 percento nella retribuzione oraria tra uomini e donne con qualifiche simili.