In Italia sono ancora molti i freni che le donne trovano nel mondo del lavoro.
Pregiudizi e stereotipi di genere paiono profondamente radicati nella nostra cultura e si riverberano nelle organizzazioni, dove, sovente, finiscono per tradursi in segregazione verticale, segregazione orizzontale e pay gap a sfavore delle lavoratrici.
Troppo spesso il fenomeno è sottovalutato e non soltanto per disinteresse. Manca, infatti, una reale consapevolezza della sua dimensione e del suo impatto, che possa rappresentare la base per affrontarlo in modo efficace. Manca, cioè, un’effettiva capacità diagnostica rispetto alle varie dimensioni che sappiamo essere decisive: carriera, retribuzione, organizzazione del lavoro e cultura aziendale.
È appunto per rispondere a questa lacuna che i ricercatori di Fondazione Marco Biagi e dell’Università di Modena e Reggio Emilia hanno sviluppato l’innovativo modello di misurazione e certificazione della gender equality “IDEM”, che si prefigge l’obiettivo di coniugare rigore scientifico ed estrema praticità sul piano operativo.